#manipolazione mediatica
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Prima Pagina di Maurizio Preti: un noir intrigante tra segreti, vendette e ambizioni. Recensione di Alessandria today
Un romanzo che svela il lato oscuro della giustizia e dell'informazione, tra omicidi brutali e una caccia alla verità spietata.
Un romanzo che svela il lato oscuro della giustizia e dell’informazione, tra omicidi brutali e una caccia alla verità spietata. Maurizio Preti ci regala con Prima Pagina un noir che combina abilmente il mondo della giustizia e quello dell’informazione, due realtà apparentemente opposte ma entrambe intrise di segreti, ambizioni e compromessi. La trama prende il via con il ritrovamento del corpo…
#Alessandria today#Alessio Messia#commissario Baldi#commissario e giornalista#crime fiction#giornalismo investigativo#Google News#indagine e giornalismo#indagine omicidio#intrighi polizieschi#Investigazione poliziesca#italianewsmedia.com#lettura avvincente#manipolazione mediatica#Maurizio Preti romanzi#Misteri Irrisolti#mistero e tensione#narrativa contemporanea#narrativa d’autore#narrativa noir#narrativa noir d’autore#noir italiano#noir moderno#personaggi complessi#Pier Carlo Lava#Prima Pagina Maurizio Preti#romanzi crime italiani#romanzi d’intrigo#romanzi italiani da leggere#romanzi noir
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Il Virus della Disinformazione: Come i Social Influenzano la Percezione della Realtà
Sapete quale è la cosa più frustrante per me quando apro i “social bar” la mattina? Leggere le condivisioni di slogan e affermazioni che NON hanno nessun riscontro nella realtà. Eppure fanno presa. Eppure vengono condivise da centinaia di persone come fossero la nuova Bibbia. In un’epoca in cui l’informazione è accessibile ovunque e in qualsiasi momento, la disinformazione è diventata una…
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I funerali di Giulia Cecchetin in diretta tv. Come se fosse un capo di Stato, un Papa. Non ho parole.
Per la sessantenne ammazzata a Milano da un extracomunitario non ne ha parlato nessuno, se non il tg regionale della Lombardia.
L'unica a rimetterci è stata solo la povera ragazza. Per il resto, manipolazione mediatica e speculazione a tutti i livelli.
Davide Scifo
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Le dieci regole della manipolazione mediatica
1. La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élite politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell'area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali.
Noam Chomsky
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fuori dai denti
UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia. Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”). Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa. Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia. Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato. Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer". Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”. Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere. Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico. Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile. Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione. Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati. Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi. La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
-Giorgia Salvagni
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UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia.
Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”).
Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa.
Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia.
Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato.
Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer".
Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”.
Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere.
Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico.
Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile.
Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione.
Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati.
Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi.
La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
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Il potere ha compreso che la strategia migliore per assoggettare i cittadini è adottare le tecniche di ingegneria sociale per plasmare la psiche dei suoi sottoposti e orientarne il consenso. Alla “manipolazione dolce”, tipica delle democrazie, si alterna il ricorso alla coercizione in quei momenti in cui si palesa una crisi da poter strumentalizzare: è qui che lo spauracchio di un pericolo viene utilizzato per terrorizzare la popolazione, imporre misure impopolari e legittimare politiche liberticide. È qua che la paura diventa un metodo di governo. Nel nome dell’emergenza permanente si chiedono ai cittadini sacrifici immediati che verranno in teoria ricompensati in un futuro non meglio precisato che, infatti, non arriva mai. A seconda degli obiettivi che si intendono realizzare, la gran cassa mediatica tirerà fuori dal cilindro il “mostro” più adatto e utile. Dall’11 settembre a oggi, abbiamo assistito a un ventennio di stati di emergenza ripetuti. Si passa da uno stato di paura a un altro. Per evitare che lo spauracchio di turno si depotenzi e perda così l’ascendente sull’opinione pubblica, si deve generare sempre una nuova crisi e indurre la percezione di una minaccia “nuova”. Pertanto, si passa da una emergenza a un’altra. Da un nemico a un altro. Cambiano i nomi, i protagonisti, ma lo schema rimane identico. Conoscere le tecniche di ingegneria sociale che sfruttano l’emotività e fanno leva sulla teoria dello shock per disorientare e manipolare gli individui serve a disinnescare queste strategie e a immunizzarsi dal condizionamento. E questo è proprio lo scopo di Visione. Governare con la paura, in cui si svelano decenni di imbrogli e raggiri per risvegliare la consapevolezza collettiva e disintegrare le trame dei padroni delle idee.
https://visionetv.it/prodotto/governare-con-la-paura-visione-04-2023/
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Benvenuti a "Geopolitica Decodificata", il podcast che esplora le profondità delle notizie globali, analizzando gli scenari futuri e svelando le teorie cospirative che, spesso, nascondono frammenti di verità. In un mondo dove l'informazione è potere, ci immergiamo nella guerra della manipolazione mediatica per ricomporre il puzzle della realtà. Attraverso discussioni critiche e prospettive alternative, cerchiamo di comprendere i complessi meccanismi geopolitici e di ispirare la speranza per un futuro senza conflitti. Unisciti a noi nel viaggio verso un mondo migliore, dove la conoscenza è la nostra arma più potente.
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Benvenuti a "Geopolitica Decodificata", il podcast che esplora le profondità delle notizie globali, analizzando gli scenari futuri e svelando le teorie cospirative che, spesso, nascondono frammenti di verità. In un mondo dove l'informazione è potere, ci immergiamo nella guerra della manipolazione mediatica per ricomporre il puzzle della realtà. Attraverso discussioni critiche e prospettive alternative, cerchiamo di comprendere i complessi meccanismi geopolitici e di ispirare la speranza per un futuro senza conflitti. Unisciti a noi nel viaggio verso un mondo migliore, dove la conoscenza è la nostra arma più potente.
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La Rielezione di Trump e l'Alba di una Nuova Era di Caos Informativo
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento radicale nel modo in cui l’informazione viene creata, condivisa e consumata. La prima fase di questa trasformazione digitale, guidata dai social media, è quasi al termine e la fase successiva promette una maggiore turbolenza. Con l’avvento dei giganti della tecnologia, il potere di pochi individui di plasmare il discorso pubblico globale è…
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31 lug 2024 10:24
"IL VENEZUELA È UN NARCO-STATO, LA COCAINA PERMETTE UN INGRESSO DEI SOLDI PERDUTI CON LA CRISI DEL PREZZO DEL GREGGIO" - SAVIANO: "DALLE INDAGINI DELLA DEA EMERGE CHE I PORTI VENEZUELANI SONO COMPLETAMENTE IN MANO AI CARTELLI E LA GESTIONE DELLE SPEDIZIONI È EMANAZIONE DELLA POLITICA. LA RISPOSTA DINANZI ALLE PROVE È SEMPRE LA STESSA: TUTTA PROPAGANDA AMERICANA. EPPURE SONO DIVERSI I PENTITI CHE HANNO FORNITO PROVE DI COME IL VENEZUELA SIA..." -
I due nipoti hanno trascorso in prigione meno di 5 anni su 18, perché Maduro ha iniziato ad arrestare pretestuosamente cittadini americani. […] Alla fine Biden decise di graziare i due nipoti in cambio della liberazione dei cittadini americani.I narco nipoti sono a casa.
LE MANIPOLAZIONI
Non esiste tabarro migliore in grado di nascondere traffici e corruzione che quello della rivoluzione. Parlare di giustizia sociale sposta l’attenzione lontanissimo dagli affari criminali […]. Porta vantaggio strategico ma anche una protezione mediatica, una volta scoperti, poter proclamare al mondo che è tutta una manipolazione degli yankee .
Così funziona questo mondo, ne siamo consapevoli. Risulta davvero singolare però che in tutti questi anni, soprattutto a sinistra, qualcuno abbia davvero creduto che il sistema bolivariano venezuelano, corrotto in ogni sua parte, fosse qualcosa davvero che andasse oltre il suo reale profilo, quello di uno Stato-Mafia. Mentre raccontava al mondo la sua opposizione alle guerre, dando solidarietà a Putin e ai popoli sfruttati, Nicolás Maduro rendeva il Venezuela l’hub mondiale del traffico di cocaina, il luogo in cui stoccare e far partire cocaina in ogni angolo della terra.
IL SISTEMA
Dalle indagini della Dea emerge che i porti venezuelani sono ormai completamente in mano ai cartelli e la gestione delle spedizioni è diretta emanazione dell’autorità politica. La risposta dinanzi alle prove è sempre la stessa: tutta propaganda americana.
Eppure sono diversi i pentiti — su tutti Leamsy Salazar, capo della sicurezza di Chávez — che hanno fornito prove di come il Venezuela sia un narco Stato. Salazar si è pentito dopo esser stato scoperto dalla Dea […] Il Venezuela è un narco Stato, la cocaina permette un ingresso dei soldi perduti con la crisi del prezzo del greggio.
[...] Rispondendo a Barack Obama, il braccio destro di Maduro Diosdado Cabello ha detto: ��Sì, siamo una minaccia perché siamo socialisti, siamo una minaccia perché siamo rivoluzionari, siamo una minaccia perché siamo chavisti, siamo una minaccia perché vogliamo che il popolo viva in pace!». Tutta fuffa retorica da parte di chi ha distrutto un Paese e manipolato e usato gli ideali socialisti. [...]
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COME SI MANIPOLA LA NOTIZIA
COME SI MANIPOLA LA NOTIZIA
Videoconferenza del canale YouTube CASA DEL SOLE, trasmessa online in live streaming il 27 febbraio 2024. Teoria e prassi della manipolazione mediatica. Come viene presentata e manipolata una notizia? Come viene percepita dal pubblico dei media dominanti? Ne parliamo con Valentina Ferranti, antropologa, scrittrice, insegnante. Intervista a cura di Jeff Hoffman È oggi, più che mai, necessario un…
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BERGAMO TRA LOTTA AL TRANSUMANO E ALLA MANIPOLAZIONE MEDIATICA
E' in fermento la Bergamo che non solo protesta, ma anche propone o comunque dibatte con quella società civile che non si arrende alla tecnocrazia dittatoriale che ormai da quasi 5 anni sta invadendo gli animi delle persone.
Si inizia, o meglio, si prosegue sabato ma in realtà nella provincia e nella città orobiche non si è mai smesso di risvegliare le coscienze delle persone.
In settimana ci saranno un dibattito e una manifestazione. Ma partiamo da questa che si preannuncia interessante, in quanto sul "salotto" della Bergamo bassa (ovvero il Sentierone) sabato 16 marzo vi sarà una conferenza/dibattito "open air", ovvero all'aperto con relatori come Andrea Grieco, esperto di inquinamento elettromagnetico, e del giornalista inviato dell'emittente "Byoblu", Michele Crudelini.
Tra i relatori non dovrebbe mancare nemmeno Silvia Guerini, in quanto facente parte dell' "Assemblea Popolare - Resistere al Transumanesimo" e che da poco ha edìto un libro dal titolo "Dal corpo neutro al cyborg postumano".
Tema della manifestazione è il contrato al proliferare delle antenne "5G" e dei recenti innalzamenti da 6 a 15v/m delle onde elettromagnetiche.
La sera prima, invece, all' "Accademia della Salute" ci sarà un incontro sul tema "La fabbrica della manipolazione" nella quale si analizeranno le problematiche relative all'informazione e alle cosiddette "fake news" e come vengono "costruite.
Ospite sarà la giornalista Enrica Perucchietti mentre relatore sarà il Professore Paolo Cesaretti.
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Vi siete mai chiesti perché durante il covid il virus occupava oltre il 90% dei telegiornali, dei giornali e dei palinsesti televisivi?
La risposta è semplice.
Tutta la manipolazione mediatica del covid è stato un gigantesco esperimento pavloviano.
L’uomo quando è esposto a stress estremi regredisce e perde gran parte delle sue qualità razionali e morali.
La perdita delle capacità razionali è necessaria per credere alle panzane sparate dai media tipo quella nella foto qua sotto.
La perdita delle qualità morali è necessaria per giustificare le misure mostruose approvate dai politici.
Il tutto in un ciclo vizioso che si autoalimenta. In definitiva, chi è stato esposto a massicce dosi di propaganda covid è come se non fosse più un vero uomo.
Cosa distingue gli uomini dalle bestie? La razionalità e la moralità che le bestie non hanno.
Ma a forza di sovraccarichi emotivi, manipolazioni mentali e lavaggio martellante del cervello, chi è stato esposto a tutta quella propaganda ha perso buona parte della sua moralità e razionalità finendo col rassomigliare ad una bestia.
E fidatevi, noi che sismo rimasti fuori dal circo covid (e quindi abbiamo uno sguardo neutrale) ce ne siamo accorti che in molti sono diventati bestie.
Spero solo che la manipolazione sia reversibile altrimenti l’umanità rischia di fare una brutta fine.
@duelr_matt
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Sono convinto che per subire un condizionamento di questo tipo bisogna anche essere mentalmente predisposti. Quello che mi ha stupito è che il condizionamento o la resistenza sono stati trasversali, indipendenti da cultura, istruzione, ceto sociale. Di più, le persone cosiddette "istruite" (o forse in quanto tali, in senso letterale) sono state quelle che più ferocemente hanno difeso il sistema, anche nelle sue manifestazioni più illogiche e disumane. Questo ci fa capire raziocinio e cultura non sempre vanno insieme.
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Favara. Giuseppe Nobile interviene a favore di Totò Cuffaro ospite a La7, tentativo volto a seminare disordine
Dopo la trasmissione di La7 "Piazza Pulita" andata in onda in diretta giovedì sera 15 febbraio, dove è stato ospite pure il segretario nazione della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, interviene con una nota il segretario comunale di Favara dello stesso partito, Giuseppe Nobile, che così scrive: "Durante la trasmissione in diretta su La 7 piazza pulita, l'intera nazione italiana è stata testimone di un ulteriore tentativo volto a seminare disordine all'interno del contesto politico-partitico, con particolare riferimento alla figura del nostro presidente, Totò Cuffaro. Tale episodio ha messo in luce l'inadeguatezza di alcuni gruppi politici privi di una solida storia e di una continuità politica. È innegabile che la Democrazia Cristiana stia assumendo un ruolo di rilievo nella politica regionale e nazionale, attraendo giovani, donne, uomini, imprenditori di alto livello e professionisti che operano con integrità e senza alcuna connivenza con attività mafiose o simili. Il presidente nazionale, Totò Cuffaro, si è recentemente rimesso in gioco con l'obiettivo di rilanciare in modo serio l'attività politica, coinvolgendo attivamente la società civile e selezionando persone competenti e affidabili in ogni comune. Il suo impegno si distingue per la volontà di porre al centro delle proprie azioni il cittadino, sottraendolo all'inutile populismo che ha caratterizzato taluni partiti finora al potere. È giunto il momento di riaffermare i valori fondamentali e la serietà nella politica, evidenziando l'efficienza di chi ha dimostrato fino ad oggi un impegno reale nel governare il paese. La DC ribadisce il rispetto per la costituzione, che prevede la riabilitazione giudiziaria una volta scontata la pena, e invita a evitare di continuare a rievocare eventi del passato per giudicare l'uomo di oggi. Il gruppo consiliare di concerto con il segretario comunale della Democrazia Cristiana Giuseppe Nobile, condannano aspramente le "logiche denigratorie" e sottolineano la fiducia nella giustizia e nella persona di Totò Cuffaro, riconoscendo il suo impegno nel contribuire a scrivere una nuova storia. La DC di Favara si schiera al fianco del presidente Cuffaro, riaffermando la fiducia nella sua persona e nel suo operato, e condanna fermamente ogni forma di ingiustizia mediatica e manipolazione dell'opinione pubblica. Desideriamo porre una domanda a coloro che oggi criticano il nostro partito e il nostro presidente: se Totò Cuffaro gode dell'affetto della gente e degli operatori politici, non sarà forse perché fino a oggi non è stata adottata una politica costruttiva da parte di chi ha guidato il paese? È giunto il momento di guardare al futuro con una prospettiva di cambiamento autentico e di collaborazione costruttiva per il bene comune". Read the full article
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